Le recensioni ai tempi di internet

Le recensioni ai tempi di internet svolgono un ruolo di primaria importanza, sia per orientare i lettori verso uno stile, sia come strumento di immediata diffusione e conoscenza del libro recensito oltre che, naturalmente, avere il giudizio imparziale di una persona che si suppone legga molto. Se ne fanno tante, forse troppe, alcune utili e professionali, altre un po’ meno.

Alcune lasciano intendere che il testo è stato letto con attenzione in ogni minimo dettaglio, altre invece assumono il valore di una locandina pubblicitaria vuota di ogni critica costruttiva. Spesso il tutto si riduce ad una sterile segnalazione di un libro. La recensione acquista valore e importanza quando è “libera”, quindi scevra da condizionamenti, obblighi delle case editrici.

La recensione deve essere gratuita

Deve essere gratuita e offerta per il puro piacere di leggere e alimentare una passione. Che sia buona o cattiva, comunque sortisce l’effetto di amplificazione e quindi comunque vada ha un suo lato positivo. Il mio punto di vista è che dovrebbero essere accompagnate dalla conoscenza dell’autore, dalla conoscenza del suo pensiero, per evitare di cadere in soggettive introspezioni psicologiche dell’autore che non hanno alcun fondamento.

Sinceramente non me ne è mai fregato niente della recensione, anche se non posso nascondere che ho quasi sempre acconsentito quando mi è stato chiesto se fossi interessato ad essere recensito. I miei rifiuti arrivano quando l’offerta di una recensione è stata fatta dietro la richiesta di un corrispettivo….non solo economico. Ma questa non è recensione…..è pubblicità! Se voglio pago la pubblicità, ma pagare per una buona recensione onestamente mi fa schifo.

La recensione deve essere libera

Purtroppo sono l’ago in un pagliaio e sicuramente sbaglio io; questa però è onestà intellettuale e rispetto per ciò che faccio. Tutto è in vendita, ma non la mia dignità. E poi, io scrivo per me e per chi ha piacere di leggere ciò che scrivo. Quindi accetto la “libera” diffusione, gli apprezzamenti, le critiche costruttive ed ogni forma di divulgazione, purché non pilotata. L’obiettivo di chi scrive non deve essere quello del venditore, men che meno del commerciante che accetta compromessi per vendere; l’obiettivo di chi scrive deve essere quello di divulgatore l’arte! La “libera” recensione è un giusto viatico per poterlo fare.

Sono un gran lunatico

questo si sa

e vivo fra finte rassegnazioni

e vivo finzioni.

Mi presento sono me stesso

ma non ricordo il mio nome

sarà grave o solo

una stupida rassegnazione?

[…]

(Tutto qui)

RECENSIONE

 

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