E se il tempo si potesse fermare, tu cosa faresti? Per quel che mi riguarda farei qualche salto indietro, giusto per avere modo di sistemare alcune cose che se ci ripenso, mi lasciano un pizzico di magone. Forse anche più di un pizzico. Immagina se improvvisamente tutto si fermasse e si potesse camminare nella direzione del passato; una specie di strada che passo dopo passo dia la possibilità di fermarsi al punto che sei tu a decidere.
Sinceramente quei punti li tengo fissi in mente, vuoi perché ancora bruciano, vuoi perché si tratta comunque di momenti vissuti che hanno lasciato cicatrici. Certo che a quasi quarantasei anni dovrò portare con me più di un paio di scarpe perché il cammino è diventato assai lungo. Non cambierei gli eventi per evitare gli errori commessi, poiché quello che sono oggi lo devo anche a loro. Dagli errori s’impara tanto ed io sono stato bravo a farne tesoro.
Mi fermerei esclusivamente sulle cose non fatte, eppure erano a portata di mano e che oggi rappresentano rimpianti dai quali è impossibile staccarsi. Quei rimpianti che mi riempiono di palpitazioni ancora oggi poiché rappresentano occasioni sprecate, sfuggite dalle mani e non so davvero come abbia fatto a sciuparle. Si accendono nella mente come dei flashback così intensi e vivi da far davvero male.
Non sono i rimpianti a far male ma la consapevolezza di non poter mai più rimediare
A far male non è il rimpianto in sé per sé, ma la consapevolezza da un lato e l’impotenza dall’altro, per non poter mai più rimediare. Peccato che i rimpianti non si riescano a lasciare alle spalle. Se si potesse fermare il tempo farei quattro passi nel passato; organizzerei una stupenda gita turistica per osservare i momenti di spensieratezza giovanile e quelle gioie così diverse da quelle di oggi, che resteranno incatenate nel passato e non torneranno più.
Bastava così poco per essere felici, quando si riusciva a sognare ancora ad occhi aperti e si progettava nella consapevolezza di sentirsi in grado anche di cambiare il mondo. In realtà lo credo ancora, anche se ho smesso da tempo di sentirmi un rivoluzionario in grado di risvegliare le coscienze.
Le cose non dette restano ferite aperte
Eppure tornerei nel passato per rivivere quelle sensazioni, quel senso di forza, quella decisione, quella perseveranza che col passare degli anni ha iniziato ad andare in affanno. Se il tempo si potesse fermare, tornerei indietro per dire tutte le cose non dette per timidezza o altro, tenute dentro; anche le più semplici ma ricche di sentimento, soprattutto a persone che non ci sono più ed altre possibilità non sono in grado di darne.
Le cose non dette restano ferite eternamente aperte che sanguinano. In fondo, di diritto entrano a far parte dei rimpianti. Se il tempo si potesse fermare e fosse possibile fare qualche passo indietro, prima di mettermi in cammino ci penserei per un attimo. Inevitabilmente riapparirebbero vecchie paure che non vorrei rincontrare. Alla fine però, la paura più grande sarebbe quella di trasformare questa possibilità in un altro rimpianto. Allora partirei senza ulteriori indugi.
[…]
Se potessi fermerei il tempo
lasciando ai piedi del letto la malinconia.
Non chiedermi domani che farò
so solo che stasera
ti sfiorerò
ti sfiorerò come non ho fatto mai!
[…]
(Ti sfiorerò)