Rinunciare e tenersi stretto il rammarico, è il più grosso sbaglio che si possa commettere

Vorrei ma non posso, vorrei ma non ho tempo, vorrei ma è impossibile. Quante volte abbiamo pronunciato queste parole? Rinunciare senza nemmeno provarci, è il più grosso sbaglio che si possa commettere. Rinunciare a prescindere e tenersi stretto il rammarico con l’amaro in bocca che lascia. Imporsi dei limiti non vuol dire essere razionali, obiettivi e guardare in faccia la realtà. Imporsi dei limiti è il più grande limite del genere umano.

Ci schermiamo dietro alle paure ed alle debolezze, dietro alle facili rinunce e gli alibi di una quotidianità frenetica. Ci nascondiamo dietro alla stanchezza, i problemi, l’età che avanza. Una vita trascorsa nei nascondigli che diventano buie caverne per l’anima. Col tempo si finisce per inaridirsi ed i sogni si spengono.

Nessuna motivazione può rendere i sogni irrealizzabili

Ogni motivazione può essere valida per arrendersi prima del tempo, ma nessuna rende i desideri impossibili da realizzare, perché volere non è potere, questo è certo, ma è tenacia, decisione, sacrificio. Mai arrendersi, mai voltare le spalle alle realizzazioni, mai vestirsi con una maschera da vittima. La vita può durare un attimo che sarà stato di gloria, oppure un secolo che sarà stato di rese.

Qui non conta vincere o essere migliore degli altri, qui conta la propria soddisfazione, essere appagati e fieri di sé per averci almeno provato. Guardarsi allo specchio, riuscirci davvero, è possibile quando negli occhi non vedi i rimpianti e tutto quello che non hai fatto ma avresti potuto. Qui non c’è da conquistare, qui c’è da trovare sé stessi e le proprie realizzazioni.

La più grande ricchezza è essere soddisfatti di sé stessi

La storia, anche quella recente, insegna tanto; ci sono persone che davvero avrebbero dovuto rinunciare a tutto, mentre invece hanno realizzato che non c’è limite che imponga di fermarsi. Non faccio nomi, ma in mente ne ho tanti dai quali ci sarebbe molto da imparare. La volontà, la forza d’animo, il mai arrendersi, l’amore per la vita, fanno scoprire quella tenacia e caparbietà che non si immagina neppure di avere.

Non c’è ricchezza più grande di vivere una vita soddisfatti di sé stessi per le gioie, i risultati raggiunti, gli obiettivi mancati ma per i quali tanto abbiamo lottato. Non si vince sempre, ma è un obbligo morale lottare. Se lotto lo devo a me stesso e a nessun altro. Non credo in chi si piange addosso,  credo in chi non teme il fallimento, ma teme un giorno che avrà sprecato per paura di fallire. Credo in chi crede ancora nei sogni, non per illudersi, ma per afferrare giorni felici.

[…]

Vago nell’anima cercando di spiare

delle certezze per me

cercando però un aeroplano

diretto chissà dove

chissà quanto lontano dalla realtà

per me che credo in qualcosa di diverso

dalla malinconia.

Ma l’utopia, quella no

non mi lascerà mai.

[…]

(Mi ritrovo)

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