Vivere di ricordi o vivere nei ricordi?

La parola ricordo evoca sempre forti emozioni; alcune positive, altre meno, alcune che si vorrebbero rivivere, altre da lasciare seppellite nel passato. Comunque sia i ricordi hanno un ruolo importante nella vita e ci accompagnano lungo tutto il nostro percorso. Sono inversamente proporzionali al tempo, poiché il tempo si riduce ed i ricordi aumentano. E’ l’effetto della vita.

Ma è giusto vivere di ricordi? Probabilmente si, anche se non si può nutrirla solo di essi. Sono fondamentali perché aiutano a crescere e maturare, a trovarsi, aiutano a non ripetere sbagli, aiutano ad esaminarsi, aprono ad autocritiche su ciò che si è stato o ciò che si è fatto, tengono accesi molti sentimenti ed un ricordo ha il potere di riaccendere quelli che col tempo si spengono.

Sono delle fionde capaci di spingerci verso la felicità

L’amore ad esempio, può avere i suoi periodi buoi creando netti allontanamenti che sembrano insuperabili, ma i ricordi di quell’amore vivo e radioso, i ricordi di tutti i momenti felici, i ricordi del perché e di cosa ci si è innamorati, hanno la straordinaria capacità di mettere nuovamente in funzione un motore che sembrava definitivamente rotto.

Non sono uno scienziato, né tanto meno ho fatto degli studi approfonditi, ma credo che nell’arco di una giornata, i ricordi occupino un discreto spazio. Sono certo che non esiste persona al mondo, che almeno una volta al giorno, non si fermi anche solo per un istante a pensare ad un ricordo. Credo che siano delle fionde capaci di spingerci avanti, alla ricerca della felicità.

Guai a farsi catturare dai ricordi

Diversamente, vivere nei ricordi è un freno; come avere i piedi piantati nel cemento. Se ci si arena in essi, la vita diventa spaventosa, angosciante, vuota e gonfia di nostalgia, rammarico, rimpianto. La ricerca della felicità passa dai ricordi, ma con lo sguardo proteso in avanti, verso il presente ed il futuro. Così come è giusto tenere a mente l’età della gioventù e della spensieratezza per trovare quell’energia, quegli stimoli finalizzati verso la ricerca di nuovi obiettivi.

Spegnere i desideri significa spegnere la voglia di vivere. Vivere nei ricordi porta a chiudersi, isolarsi in un mondo che non c’è, in una realtà che non c’è più e l’assenza non può che portare dolore. I ricordi recitano un ruolo da protagonista per la forza propulsiva che donano, se non ci si fa catturare. Perché i ricordi vanno catturati, tenuti stretti e domati, ma guai se accade il contrario.

[…]

Ho perdonato il tempo quello speso male

prendendomi gioco di me

quando il tempo sembrava non servire

perché ne crediti ne debiti avevo

e la vita durava una sera

e se ancora rimpiango quegli occhi

oggi sono aggrappato al tempo

quello da dedicare.

[…]

(Versi tratti dalla poesiaTempo”)

(Silloge poetica “In Viaggio”)

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