Nessuno nasce prigioniero, perché tutti nasciamo liberi, anche se la maggioranza, col tempo, vive con una catena alla caviglia, spesso invisibile, senza neppure accorgersene. E’ una catena stretta, che non consente molti passi. Spegne sogni, progetti, ambizioni e costringe a vivere in quello spazio che qualcuno ha deciso al posto nostro o che stesso noi abbiamo deciso di non oltrepassare.
Viviamo osservando il mondo che resta ad un passo da noi, conosciamo ciò che c’è lì fuori per sentito dire e la voglia di calpestarlo ci viene cancellata, vietata, oppure a causa della paura, la più grande delle malattie, troviamo più logico e razionale starne lontani. Preferiamo la privazione al rischio di dover lottare per essere felici.
Libertà vittima del proibizionismo
In fondo l’era della schiavitù non è mai finita; un tempo nemmeno troppo lontano, si era schiavi dei bianchi ed obbligati a lavorare per loro. Il mondo ad un passo nemmeno esisteva poiché lo schiavo non aveva diritti, figuriamoci se avesse potuto avere ambizioni. La stragrande maggioranza accettava tale condizione e viveva una vita a testa bassa.
Oggi siamo schiavi, da un lato di un sistema gonfio di proibizionismo celato dietro un’ipocrita democrazia ed una falsa uguaglianza che ci vuole tutti omologati, mentre dall’altro, è l’uomo stesso a rinunciare alla propria libertà perché così ci viene insegnato. Veniamo educati nascondendo il vero senso della parola vivere, della parola realizzazione, della parola amore, della parola felicità.
Finiamo per convincerci che essere felici significhi aver scelto la strada più comoda e facile, che bisogna amare non per amore ma perché prima o poi è una scelta da fare. Ma questa è liberta? Avere una donna al proprio fianco che non si ama è frutto della propria libertà? Vivere una vita decisa da altri, oppure vivere con sogni mai lasciati volare, solo per timore o impedimento, è libertà?
La vera felicità è data dalla libertà
La libertà ha le ali mentre noi camminiamo con i piedi per terra. L’uomo può volare, ne sono convinto; ha bisogno di aprire gli occhi e rendersi conto che può farlo. Subito dopo, ha bisogno di scacciare la paura, quell’enorme freno che non gli consente di volare verso la propria realizzazione per il timore di cadere giù.
Si è davvero felici quando si è realmente liberi di essere se stessi e di esprimere concretamente le proprie convinzioni, non quelle degli altri, il proprio volere. La libertà ha anche prezzi da pagare purtroppo e questo spaventa. Non c’è passo importate che non richieda di affrontare e superare sofferenze lungo il percorso. La libertà va conquistata in vita, perché è scontato che in morte si ritorna ad essere liberi. Forse in tanti si accontentano di tale scontatezza eppure vivono nel terrore di morire. Quindi l’essere umano ha un’innata paura di raggiungere libertà, sia in vita che in morte.
[…]
Non si può spiegare
quello che non viene fuori
e finisco col tagliare le ali
e sogni cadono giù.
Raccontami dei sogni tuoi
se ci hai fatto un giro su
e se hai provato che
più in alto un Angelo vola
più hai paura di cadere giù.
(Versi tratti dalla poesia “Angeli senza ali”)
(Silloge poetica “In Viaggio”)
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