Seminare oggi per raccogliere domani, è una legge della natura che facciamo fatica a comprendere e ad accettare. Il vero problema è il bisogno di avere tutto e subito, a costo di doversi accontentare, a costo di rimpiangere, perché la fretta spesso è cattiva consigliera.
C’è da aggiungere oltre al fattore tempo e attesa, che davvero l’essere umano ha difficoltà a tollerare, la fatica, il sudore, la rabbia, la volontà e la grinta da mettere per raggiungere un obiettivo e la nostra scarsa propensione a farlo. In effetti la semina è la parte più complicata. A raccogliere siamo bravi tutti.
Avere tutto e subito, avere ad ogni costo e la presunzione di poter raggiungere il massimo risultato con il minimo sforzo. Alla base di ogni fallimento c’è proprio questo concetto. Forse il tutto dipende dalla mancanza di passione, quindi di un vero massimo risultato e non fittizio; se voglio essere un musicista, ma non ho intenzione di studiare e rompermi le mani quotidianamente, probabilmente non è una passione, poiché la passione richiede sacrifici, che per di più non pesano.
Il desiderio di mettersi in gioco nasce dalla passione
Tutto ciò che si fa con amore non pesa, diventa leggero perché ogni sofferenza è finalizzata al raggiungimento della soddisfazione personale. Se non c’è desiderio di mettersi in gioco, alla base non c’è passione. Siamo un popolo di pseudo artisti, illusi, “fantasticatori” ed alla fine le nostre presunte qualità svaniscono ancor prima di metterci alla prova.
Se vuoi cantare devi studiare, se vuoi suonare devi studiare, se vuoi scrivere devi studiare, se vuoi dipingere devi studiare. Non siamo disposti; la nostra arte deve essere un dono innato. Sogniamo di essere in cima al mondo ma non vogliamo affrontare la fatica per arrivarci. Ambiamo al successo, senza però seminare.
Facciamo dei video da pubblicare sui social e ci pesiamo rispettivamente in base al gradimento raggiunto attraverso dei “like” che lasciano dei “passanti interattivi” sui nostri profili. Oggi vale più la popolarità che la passione e questo fa davvero male a chi vive di passioni. La passione fa bene a chi la pratica e la nutre, mentre la popolarità fa bene all’ego.
L’arte sta sparendo mentre cresce il decadimento
Ogni forma d’arte sta sparendo, siamo in pieno decadimento. Badate però, non è un movimento artistico, è cosa ben diversa dal decadentismo che rinnega il mondo borghese con le sue regole ed etichette ipocrite imposte. Il decadimento è la progressiva perdita delle ambizioni, della voglia di realizzare e di mettersi in gioco, della passione.
Decadentismo è la privazione della volontà di lottare per raggiungere i traguardi. Oggi non ha importanza cosa si pensa di sé ma cosa pensano gli altri. Eppure sono certo che da qualche parte, una nuova generazione, migliore e più decisa stia crescendo, anche se è ancora troppo acerba. Sta crescendo chi è disposto di nuovo a seminare ed a lasciare segni tangibili del proprio raccolto. Bisogna ricominciare a fare la storia, quella che da un po’ si è arenata. Meditate gente, meditate!
[…]
Guardo intorno
come se cercassi qualcosa
curioso forse,
insicuro sempre,
vinto mai.
In fondo sono un uomo
e l’uomo si sa
non è predisposto a saziarsi con la felicità.
Allora vado avanti
guardo intorno
forse solo in cerca dell’equilibrio con me stesso.
Trovarlo è tanto
mantenerlo è quasi un miracolo.
(Versi tratti dalla poesia “Guardo intorno”)
(Silloge poetica “In Viaggio”)
ACQUISTA “PENSIERI DI UN POETA MEDIOCRE”
Bisogna sempre guardarsi intorno con curiosità…
Bel post 🙂
La curiosità è un po’ l’anima della vita. Dona quel brio che fa bene 😉
Guai a non esserlo! 😉
Ho letto che sei un compositore
Si, è una delle mie passioni più grandi