Tra vittorie e sconfitte, tra sogni e obiettivi, questo sono io

Se mi chiedi i miei dati anagrafici, li conosco a memoria, anche se a volte, anzi spesso, faccio fatica a capire davvero chi sono. Sono un’insieme di cose, di emozioni, di suoni, di sorrisi, di pianti, di paure, di obiettivi, di ricadute, di ginocchia sbucciate e ferite sanate. Un insieme di tormenti ed un vulcano di intenzioni.

Sono una continua corsa senza sosta con la necessità di un paio di braccia dove potermi riposare. Io sono la confusione sopra un filo di logica e razionalità. Io sono l’assenza di equilibrio che mi ha insegnato a volare. Sono l’eterna speranza che domani sarà migliore, sono un’illogica fantasia che non accenna a sparire con gli anni che avanzano.

Un minimo di follia come via di fuga per vedere il mondo a colori

Ma chi ha detto che la follia sia una condanna? La follia è una via di fuga alla ricerca di se stessi. E’ la porta che permette di vedere il mondo a colori. Un minimo di follia, uno strappo alla regola dell’ordinario ed il mondo s’illumina. Ci si perde per trovarsi, si precipita per aprire le ali, s’inseguono i sogni per essere veri. Se mi guardo allo specchio mi perdo perché non so mai che volto incontrerò e dove mi porterà.

A volte questo mi spaventa, altre volte mi eccita, altre volte mi dà stimoli nuovi e nuovi entusiasmi. Io m’invento, mi reinvento, arrivo e parto di nuovo per un altro viaggio. Io sono una tempesta che non s’imbatte mai nel sereno e viverci dentro non è per niente facile. Un’implosione di sentimenti contrastanti, ma senza non saprei starci.

Questo sono io, ma tu chi sei?

Ho bisogno della quiete fuori per ascoltare il caos che ho dentro. È un caos a cui so dare un ordine e lo tengo a bada. Non prende il sopravvento. Non riesco a fermarmi, la mente corre ed il cuore la supera. Se fermassi tutto questo, probabilmente sarebbe la fine per me. Io sono quello che ho e sono in quello che voglio.

Come un cerchio che ha bisogno di chiudersi, questo sono io. Io sono la partenza e l’arrivo e nel mentre percorro ambizioni, vittorie, sconfitte. Si perché tutto questo non lo osservo con gli occhi di uno spettatore, ma lo inseguo, lo afferro e lotto per tenerlo stretto. Questo sono io, ma tu chi sei? Te lo sei mai chiesto?

Raccontami dei sogni tuoi 

se ci hai fatto un giro su 

e se hai provato che

più in alto un Angelo vola

più hai paura di cadere giù.

(Versi tratti dalla poesia “Angeli senza ali”)

(Silloge poetica “In Viaggio”)

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