Io un’eccellenza? Siamo tutti delle eccellenze se rinneghiamo chi ci vuole uguali

Sinceramente ricevere un premio da una giuria non è mai stato un mio obiettivo; non ci penso perché è una cosa che non mi cambia la vita. Non nutre il mio ego. Un riconoscimento è cosa diversa perché nasce dalla voce della gente. E’ un piacere che mi spinge a dire mille volte grazie a chi mi stima, a chi crede in me, a chi trova qualcosa di buono nelle mie parole.

Non ho mai partecipato a concorsi o cose del genere perché non amo gareggiare. Perché il mio libro deve essere considerato più bello del tuo o viceversa? Che soddisfazione ne trarrei se una mia poesia venisse reputata da una giuria migliore della tua? Nessuna!  In arte non esiste competizione, ognuno esprime se stesso. Ognuno è vero, tra le sue parole c’è il suo cuore, che non è peggiore o migliore del mio.

Sono contro le classifiche e a favore della divulgazione

Perché deve sempre esistere un vincitore e un vinto? Noi scriviamo, poi è la gente, in base ai propri gusti personali, decidere chi e cosa leggere. A me tutto questo non piace, non mi ci ritrovo e se il mio andare avanti nella scrittura dovesse dipendere da un concorso, probabilmente chiuderei tutto in un cassetto. Io ho vinto perché scrivo, perché ho qualcosa da raccontare, perché qualcuno crede in me. Non importa se sono tanti o pochi ma conta che c’è chi ha desiderio di leggere.

Sono contro le classifiche, contro le recensioni a pagamento. Sono a favore della divulgazione, quella libera, quella che offre l’opportunità a tutti di emergere e farsi conoscere. Poi la gente deciderà. L’arte è bella perché è l’unica forma di espressione libera e non tollero che possa essere “confezionata” e “catalogata”.

No, la competizione non fa per me; io corro la mia strada e non m’interessa dove mi porterà. Scrivo senza chiedermi chissà dove arriverò. E’ chiaro che non ho nulla contro coloro che la vedono diversamente e sono alla ricerca di concorsi, bandi o cose del genere. Ognuno fa quel che vuole, l’importante è che lo faccia col cuore e non solo per soddisfare l’amor proprio o sperando in guadagni.

Non esistono né vincitori né vinti

La mia è paura di perdere? La mia è riluttanza verso un sistema. Sono felicissimo di essere stato annoverato tra le “Eccellenze”, ma non è una vittoria. Non c’è una classifica, non c’è chi ha vinto e chi ha perso, bensì è un riconoscimento che dei critici mi hanno conferito.

Siamo tutti delle eccellenze quando abbiamo qualcosa da dire, da offrire, quando diamo forma ai nostri sogni, alle nostre immaginazioni e alle nostre emozioni. Siamo tutti delle eccellenze perché ognuno è diverso dall’altro. L’obiettivo quindi non deve essere la competizione ma l’intento comune di rinnegare chi ci vuole tutti uguali!

È la convinzione di essere inferiori

che accende la capacità di rendere superiore

ciò che realmente non lo è.

(Versi tratti dalla poesia “Convinzione e capacità”)

(Silloge poetica “In Viaggio”)

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