Il caos in cui viviamo

Viviamo nel caos ed il caos inquina la vita rendendola frenetica  senza chiari obiettivi. Si corre, ma per arrivare dove? Si combatte, ma contro quale nemico? Non lo ricordiamo più ed è probabile che un motivo vero non esiste nemmeno.  Intanto si continua a corre, si respira tensione, rabbia, momenti di avvilimento ed altri di terrore.

È una continua sfida, una guerra aperta l’uno contro l’altro. Assisto a tutta questa frenesia e davvero non mi rendo conto di che vita sia. Non esiste rispetto per gli altri e neppure per se stessi; ci si scavalca a vicenda come fosse una continua ed eterna sfida. L’imperativo non è vivere ma vincere. Ma vincere cosa? E contro chi? Se ci si ferma anche solo per un istante, tutto diventa chiaro e si comprende che non esiste un avversario da battere.

Una società che non avanza ma che regredisce

Il mio avversario sono io. Il tuo avversario sei tu. Invece è un’eterna gara, anche sui social, dove si contano i numeri di like ad una foto e chi ne ha di più è il migliore. Si buttano i giorni ad inseguire cosa? Sterili soddisfazioni? Non si punta alla costruzione dell’uomo ma alla demolizione altrui. Non si punta alle soddisfazioni reali ma all’apparenza.

Oggi comanda la fama, la ricchezza, il potere, l’invidia, l’arrivismo, l’emulazione. Tutto questo è figlio del caos e dall’assenza di valori che ne deriva. Ci si fotte allegramente per il semplice gusto di sentirsi migliori e di godere delle sconfitte altrui. Non si semina ma si è presi dalla voglia di accaparrarsi il seminato degli altri o di distruggerlo.

Arroganza, assenza di sogni e brama di possedere svuotano l’uomo rendendolo un capolavoro incompiuto e preda dei suoi stessi mali. Apparire, primeggiare, dimostrare agli altri e non a se stessi, è il freno di una società che non avanza ma che regredisce per la scomparsa degli ideali. Il caos regna anche per la rassegnazione a tutto questo, come fosse un tornado a cui è inutile opporre resistenza e ci si lascia andare.

Questo caos fa bene a qualcuno

È un target e la regola è adeguarsi se si vuol far parte di un gruppo, altrimenti si resta fuori e si sa, l’esclusione fa paura. È un clan che poi si fa guerra dentro, perché a vincere deve essere soltanto uno. Senza esclusione di colpi!

Questo caos però è stato studiato per fa bene a qualcuno, perché più si riesce a tenere le menti spente e più diventa raggiungibile il potere. Il caos in cui viviamo crea illusioni per tutti, effimera fama per alcuni e privilegi per una ristrettissima cerchia di persone, che in realtà ne ignoriamo anche l’esistenza e non vedremo mai.

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