Il riflesso dei perché

La vita è gonfia di continui riflessi lasciati dalle nostre azioni quotidiane, dalle nostre decisioni, il nostro agire, il nostro pensare, le nostre lacrime e le nostre gioie. Si tratta di attimi apparentemente fini a se stessi, ma che in realtà nascondono una lunga coda, uno strascico, scavano un solco. Ci sono riflessi nella vita che diventano energia pura, incantano e sono fonte di meraviglia, stupore, sorrisi.

Ce ne sono altri che si vorrebbe non vedere e la speranza è che possano svanire in un attimo. Sono i riflessi dei rimpianti, dei rimorsi per le cose non fatte o non dette. Ci sono i riflessi delle cose che non comprendiamo perché accadono. Ci sono i riflessi dei dubbi sull’esistenza, sul credere, i riflessi di un amore svanito, di una vita sprecata, di una strada perduta, di un treno passato.

Il cordone ombelicale che lega ai rimpianti

I momenti spesso non ritornano e la speranza di una nuova possibilità non c’è; allora ecco il riflesso dei perché. Perché non l’ho fatto? Perché non c’ho provato? Perché non c’ho creduto? Perché ho avuto paura di osare? Perché non ho abbracciato quando tempo ce n’era? Il riflesso dei perché rappresenta il cordone ombelicale che lega ai rimpianti, alle insicurezze ed ai dubbi di una vita spesa senza comprenderne il senso.

Il vero problema è che tutti proviamo a vivere cercando di essere dei fenomeni, mentre il difficile è essere normali ed apprezzare e vivere la vita per ciò che davvero è e rappresenta. La vera cosa fenomenale è capirla, darle il giusto valore e trovare il perfetto compromesso tra un pizzico di saggezza e una dose di follia. La saggezza accende la ragione, mentre la follia dà lo slancio per provare a volare.

Se qualcuno dice che una cosa non è mai stata fatta, allora è proprio il caso di farla, o almeno di provarci. Così si abbattono i perché, evitando di portarsi dietro il riflesso del non averci nemmeno tentato. Un’azione non compiuta dura un attimo, il riflesso dei perché che lascia, è padrone di un tempo illimitato.

[…]

Che un sogno fosse un’illusione

io non l’ho detto mai!


È il tempo

che mette in testa strane idee

e si muore ogni giorno un po’.

Che i desideri come candele si spengono

nessuno mi ha convinto mai!

Ma se lasci che ci piove

non si accendono e lo sai.

Credi che si possa piangere

o credi che nulla sia finito

cambia tutto in un momento

è il destino che ti aspetta.

[…]

(Versi tratti dalla poesia “Più di te”)

(Silloge poetica “Pensieri di un poeta mediocre”)

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