La fiducia, questa sconosciuta

Se c’è una cosa che non può essere comprata, questa è la fiducia, che sia in se stessi o negli altri, che sia in famiglia o a lavoro, in amore o in amicizia, no, non è oggetto di mercanzia. O ce l’hai o non ce l’hai, non esistono possibilità diverse o vie di mezzo. Credo che la fiducia sia il punto più delicato, più profondo ed emozionante della lealtà, poiché nasce la prima quando si scopre la seconda.

La vera lealtà si fonda sulla fiducia che rappresenta l’elemento emotivo più fragile e dolce della natura umana. La fiducia, questa sconosciuta, è terribilmente fragile come le ali di farfalle e come tali va trattata. È disarmante come il dolce sorriso di un bambino. Lealtà, trasparenza, onestà intellettuale, rappresentano i cardini dell’uomo vero, dell’uomo facente parte di una società che predilige la condivisione, la comunione degli intenti, il rispetto altrui.

La sua involuzione

Può essere strumento di forza o può trasformarsi in strumento di distruzione quando viene tradita, cosa abbastanza semplice e assai frequente. Con la fiducia si nasce ed è con questa enorme ingenuità che si scopre il mondo. Poi le esperienze offuscano quanto di bello e onesto ci sia, lasciando spazio alle sofferenze che si provano quando si scopre che la fiducia non di rado viene riposta nelle mani delle persone sbagliate.

Si passa quindi da una sana fiducia dei bambini, alla diffidenza come patologia conclamata negli adulti. Gli anni e i capelli grigi insegnano che non va riposta nelle mani di chiunque indistintamente, ma va protetta, gelosamente custodita e consegnata a chi davvero sa come trattarla. C’è chi la perde totalmente a causa degli avvenimenti avversi della vita e chi resta in eterno un fiducioso o come ritengono in tanti, un credulone, un ingenuo, un inguaribile sognatore.

Il mio precario equilibrio

La fiducia sta morendo e non lascia né vinti né vincitori; allora si corre da soli nella convinzione fissa che chi si avvicinerà vedendoci in difficoltà, non lo farà per darci un sostegno ma per infliggere il colpo di grazia, magari fingendo che quella mano tesa sia per sostegno.

Personalmente ho trovato un precario equilibrio che mi porta a continuare a fidarmi nella consapevolezza che il tradimento continua a respirarmi sul collo. Farà male lo stesso? Certo, ma almeno avrò agito come sempre conscio a cosa andrò in contro. Non fermarsi, mai rinunciare, ma ponderare i rischi per raggiungere il massimo dei risultati, e quel rischio, come la fiducia, non avrà prezzo.

Puoi uccidermi se vuoi

il  fatto è che risplendi ancora dentro!

Puoi uccidermi lo sai

tanto l’arma non ti manca

è  l’anima che hai!

Puoi uccidere il profumo

che hai lasciato sul mio petto!

Vuoi uccidermi sicuro

lo leggo dentro agli occhi

lo hai già fatto ormai!

(Versi tratti dalla poesia “Puoi uccidermi”)

(Silloge poetica “Pensieri di un poeta mediocre”)

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