Si spende un’intera vita pensando a quando si morirà, a come sarà, a cosa accadrà e si finisce così per dimenticare di vivere. Si è troppo presi, impauriti dal pensiero della morte, al punto tale che alla fine ci renderemo conto di aver lasciato che rubasse il tempo al vivere. Personalmente non ho paura della morte perché fa parte della vita e quindi accettata, ma è il pensiero di lasciare gli affetti ed opere incompiute che mi spaventa.
Non provo dolore per me, bensì dolore per chi lascerò e non vedrò mai più. Provo dolore se immagino il loro, provo dispiacere se penso a qualcosa che avrei fatto e non ho avuto il tempo di concretizzare. Allora mi concentro sul vivere donando sorrisi e portando a termine più progetti possibili, anche se sono consapevole che per mia natura, ho sempre qualche progetto da realizzare, di conseguenza sono alte le probabilità che qualcuno rimarrà incompiuto. Ma se mi fermo vuol dire che ho smesso di vivere e che il pensiero della morte ha risucchiato la luce che ho dentro.
Chi resta nei ricordi non muore mai ed io investo il mio tempo per lasciare tracce di me. C’è chi mi ricorderà come uomo, come compagno di vita, come padre ed ognuno mi conserverà per ciò che ho fatto e che ho dato. Io non chiedo, perché vivere vuol dire dare, non pretendere. Sono immortali le nostre gesta, non le nostre pretese. Quando arriverà il mio momento, non voglio che ci sia sofferenza: i miei affetti dovranno pensare a ciò che ho fatto per renderli felici. Questo per me sarebbe il regalo più grande.
Cerco di non farmi ingannare dalle futilità e dalla brama rincorrerle, ma resto concentrato sul tempo da dedicare a ciò che davvero conta ed è fonte di soddisfazione. Sto imparando, in realtà ci sto lavorando su, a godermi le cose che mi circondano, senza farmi prendere dalla smania di raggiungere sempre nuovi traguardi. Logicamente quando parlo di traguardi, progetti, fare, mi riferisco a ciò che è fonte di emozioni, non potere o danaro. Pubblicare un libro, ad esempio, mi fa provare una forte emozione e non penso se venderà una copia o centomila.
Il segreto della vita è porsi un unico grande obiettivo, tanto ambizioso quanto straordinariamente semplice: essere soddisfatti. È un percorso complicato, ci sono da affrontare difficoltà ed ostacoli, dacché le cose che davvero contano non sono mai facili. Più l’obiettivo sta in alto e più bisognerà scalare con tutta la forza. Le mani sanguineranno, gli occhi a volte piangeranno, ma nulla è equiparabile alla gioia di aver raggiunto la vetta.
Se hai la mente impegnata a vivere, non lascerai spazio al pensiero della morte. Non c’è minuto che valga la pena sprecare, perché fisicamente si muore una sola volta e non siamo noi a decidere quando, mentre l’animo muore tutti i giorni, se non onoriamo la vita e sarà solo per nostra scelta. In conclusione, se ci penso bene, sono le paure a frenarci e complicarci la vita.
Mi piace ciò che hai scritto e lo condivido 🙂
I tuoi complimenti sono sempre fonte di ispirazione per me
Ti ringrazio Gerry 🙂
Buon pomeriggio a te ☀️
Anche a te!